CALL MY AGENT: LA SERIE TV FRANCESE DA NON PERDERE.

Gli agenti delle Stars di solito sono descritti come esigenti, persuasivi e manipolatori, figure che vivono sul talento degli altri. Ma i dipendenti di ASK, protagonisti della magnifica serie tv in 4 stagioni su Netflix, Call my Agent, hanno un’unica e sola vocazione: riuscire ad un unire l’attore perfetto per il regista più bravo per creare, in nome dell’arte, il miglior film possibile. Credono fermamente nella necessità del cinema e lavorano freneticamente per concordare le imprevedibili velleità artistiche degli attori e la crudele praticità dei produttori.
Al centro della storia le peripezie e le avventure di agenti junior e senior, alle prese con la stravaganza e l’eccentricità di clienti illustri; e la continua guerra a colpi di celebrities con la rivale StarMedia.
Innumerevoli i camei di attori e attrici francesi ed internazionali, dal Juliette Binoche ad Isabelle Huppert passando per la nostra Monica Bellucci, che si sono divertiti a recitare la parodia di sé stessi sullo sfondo del gossip.
Scritto e recitato in modo brillante, i protagonisti sono meravigliosamente imperfetti, instancabili ed esilaranti alle prese con le vicissitudini personali e lavorative. L’intreccio inestricabile tra vita privata e professionale li porta spesso a diventare confidenti, autisti, life coach e punti di riferimento dei loro clienti.
Gli scrittori hanno confezionato un lavoro perfetto nel definire e descrivere le varie personalità di questa famiglia di colleghi disfunzionale e bizzarra: Andrea, libertina e combattiva, Gabriel dolce ed infantile, Camille giovane e talentuosa, Mathias spietato e calcolatore, e Ariette la veterana grande dame del settore etc…
La narrazione incalzante, veloce e arguta rende le stramberie delle storie magistrali, in un perfetto equilibrio tra lo sfarzo del mondo dello spettacolo e la totale assenza di glamour del lavoro intricato di fare entrare un attore nel cast di un film.
Il vero successo dello show è la satira puntuale ed irriverente su tutto ciò che è universale dell’industria cinematografica: snobismo, capricci, sgambetti e stravaganza. Lo show è un capolavoro contemporaneo di satira televisiva, intelligente, romantico, sorprendente, da non perdere anche se con i sottotitoli.