“GIRI DI BOA… “




———- Le parole di Elisabetta Franchi risuonano come un boato: “HO ASSUNTO DONNE ANTA , ANCORA RAGAZZE MA RAGAZZE CRESCIUTE. SE DOVEVANO FAR FIGLI LI HANNO FATTI, SE DOVEVANO SPOSARSI SI SONO GIÀ SPOSATE, SE DOVEVANO SEPARARSI HANNO FATTO ANCHE QUELLO … DICIAMO CHE IO LE PRENDO DOPO I QUATTRO GIRI DI BOA. SONO TRANQUILLE E LAVORANO H24.”
Dichiarazioni forti, che uscite dalla bocca di una donna suonano ancora più pesanti, che se fossero uscite da quella di un uomo.
Elisabetta grande imprenditrice nel settore della moda, dovrebbe essere l’esatto contrario, proprio xke è donna, madre e lavoratrice, che ha avuto il suo secondogenito all’età di 45 anni, sacrosanto diritto inviolabile e scelta personale da rispettare.
Una professionista che si è fatta da sola, e che se avesse sentito le stesse sue parole all’inizio del suo percorso imprenditoriale, forse si sarebbe scoraggiata e non sarebbe diventata ciò che è ora. O forse le ha anche sentite, ma non ha permesso che chi aveva questo pensiero diventasse uno scoglio insuperabile nella sua scelta di vita.
Essere madre non è un ostacolo, è un grande valore aggiunto, uno stimolo ulteriore per fare bene ciò che decidiamo di fare.
Le donne che decidono, perché lo sentono, di essere ambedue le cose, mamme e imprenditrici, dovrebbero avere maggiore tutela specialmente dalle stesse donne che condividono lo stesso desiderio.
Si può essere madri, presenti in tanti modi e riuscire a gestire un’azienda anche milionaria, basta essere capaci, intelligenti, caparbie e di grande volontà.
Sicuramente non avere legami di alcun genere, dona tutto il tempo del mondo per poterlo investire dove e come più si crede, ma questo non deve essere sinonimo di discriminazione.
Una sorda platea che ascoltava le parole di Elisabetta Franchi, che delude nell’utilizzo di termini sentiti sempre da IMPRENDITORI MASCHI, che da sempre hanno usato supremazia, ego, e potere decisionale oltre ogni altro pensiero.
Nessuno è ipocrita, una giovane donna che intraprende una carriera ha più possibilità di incontrare complicazioni, e rischia di diventare di “intralcio” e di “impedimento” per l’ azienda per la quale lavora e il crescere nel mondo lavorativo, ma solo in questa epoca, agli occhi dei più ciechi, dei più retrogradi e dei più radicati a pensieri oltrepassati teoricamente da tempo.
Una condanna ad una gogna, data da una donna che è madre, moglie e imprenditrice di successo. Le opinioni vanno rispettate, anche quelle che non ci piacciono o non condividiamo ma certe affermazioni feriscono e fanno fare passi indietro in una società già appesantita e aggravata da situazioni al limite.
Ogni donna ha diritto di fare esperienze, di intraprendere ogni strada che desidera prendere esattamente come un uomo, senza discriminarsi a vicenda, si è genitori in due…
Domande come “sei sposata? Hai intenzione di farlo? Hai figli? Ne vorresti avere?” sono quelle che ogni essere di genere femminile si sente chiedere ad ogni colloquio, perché non ci si può permettere di avere un “buco” di mesi o anni scoperto in una carica importante hai vertici di un’azienda…
“CREDO CHE NOI – conclude la Franchi – ABBIAMO UN DOVERE NEL DNA : I FIGLI LI FACCIAMO NOI NON ESISTONO GLI INCINTI, IL CAMINO DI CASA LO ACCENDIAMO NOI”.
Vero, ma possiamo anche avere una carriera, magari con accanto un uomo che faccia la sua parte di padre, marito e compagno di vita a 360’.
Questo di Elisabetta Franchi è un pensiero che tanti imprenditori pensano e nn tutti hanno il coraggio di dire, ma le nemiche delle donne non possono essere le donne stesse…
AVERE UN UTERO NON E’ UNA COLPA.