Il Divin Codino !

“Roberto Baggio e’ qualcosa di più di un giocatore. E’ un momento di spensieratezza, un momento di magia, un momento che esalta il presente quasi congelando qualsiasi desiderio di futuro”. Inizia così il racconto del manager Vittorio Petrone. Ospite della trasmissione OSSI DI SEPPIA Raiplay percorre un viaggio nostalgico nella vita di un grande protagonista della storia calcistica italiana.
Baggio, idolo di tante generazioni, è uno dei primi giocatori nostrani a raggiungere la fama oltre i confini dell’Italia. Un fantasista capace di fare la differenza, un gigante del calcio, considerato il miglior calciatore italiano degli ultimi 40 anni, nonostante lo sbaglio del rigore della vita nella finale mondiale contro il Brasile. Non solo un calciatore ma un uomo che grazie alla sua umiltà e alla sua dedizione allo sport ed ai tifosi e’ riuscito ad arrivare e conquistare i cuori di tante persone.
Non ha mai dimenticato le sue origini ed i sacrifici dei suoi genitori. Cresciuto in una casa-officina con 7 fratelli, andava a letto con il pallone e si alzava con il pallone. Una passione che ha costituito la base della sua esperienza di vita, che lo ha aiutato a superare muri invalicabili e raggiungere sogni che credeva impossibili.
Una vita sportiva in guerra con le ginocchia a causa di diversi infortuni. Una lotta dura e continua, durata tutta la sua carriera e combattuta con coraggio e nel silenzio, per continuare a giocare a calcio, divertire e divertirsi. Molti avrebbero abbandonato la carriera professionistica, ma non il divin codino, perché quello che si raggiunge lottando ha un sapore diverso.
C’è un calcio prima di Baggio ed un calcio dopo Baggio. Il giorno del suo ritiro viene acclamato da uno stadio intero in ovazione, che saluta non solo la leggenda, ma anche l’uomo di classe, timido ed introverso, un gladiatore che ha dato tutto se stesso in tutte le squadre in cui ha giocato. Un momento commovente, uno stadio che applaude incessantemente, il braccio alzato al cielo in segno di un saluto e l’abbraccio di Paolo Maldini che gli sussurra che il calcio non sarò più lo stesso senza di lui; domenica non sara’ piu’ domenica.