IL NOBILE LATO DEL RING
- Veronica Belfiore ha intervistato il nostro Direttore Editoriale, Maurizio Sorge, per un Gruppo di Facebook intitolato alla memoria padre Vincenzo Belfiore già Presidente dell’ Associazione Pugilistica Frusinate, dove Maurizio ha militato dal 1974 al 1980.
” È con “La dolce vita” di Federico Fellini , del 1960, che nasce e si diffonde ,diventando ormai uso comune, la parola “Paparazzo” . Paparazzo era il cognome del fotografo, interpretato da Walter Santesso, che affiancava il giornalista che si occupava di servizi scandalistici interpretato da uno straordinario Marcello Mastroianni….Ecco ….Lui è Maurizio Sorge” questo dice di lui Veronica presentando il nostro Direttore.
l pugilato, uno dei più antichi e noti sport da combattimento.
Una competizione che si svolge sul ring tra due atleti che si affrontano a suon di pugni protetti da appositi guantoni, allo scopo di battere ed atterrare l’avversario.
Una disciplina considerata per certi versi troppo “violenta” e non educativa, ma forse non tutti sanno, perché non si sono mai soffermati a pensare ,che la boxe è impegno determinazione e grandissima motivazione.
” Professione Paparazzo… a dispetto di quanto si possa pensare lui che il privato dei VIP nostrani lo rende pubblico attraverso una sequenza di scatti , il suo lo custodisce gelosamente …..Ma questa volta a paparazzarlo sarò io ….Seppur, per una parentesi limitata della sua vita , anche Maurizio ha ceduto al fascino del ring ….Erano gli anni 70’ quando ,da Ceprano, busso’ alla porta della Palestra A.P Frusinate dove, il Maestro Felice Antonucci per tutti semplicemente “ Felicetto” ed il Maestro Donato Di Mauro (cit Sorge) che lo accolgono mettendogli a disposizione tutto il loro sapere… Sono passati tanti anni da allora e la vita per Maurizio ha scelto un destino differente che quello di indossare due guantoni….Nessun rimpianto ,anzi , perché come mi ha detto : “ Per fare il pugile ci vuole impegno ed una determinazione tale che ,se non sei motivato, non puoi farlo solo per essere figo ed io non avevo la rabbia giusta” A questo mi permetto di aggiungere che il suo “match” con la vita Maurizio lo abbia vinto perché ha avuto il coraggio di rincorrere la sua passione…. la fotografia ….!
Eppure in quella famosa scatola dei ricordi conserva quella spedizione “ ciociara “ del 1979 a Genova dove , insieme ai suoi compagni di scuderia , Giuliano Antonucci, Dheni Paris, Dario Casalese , Paolo Lucchetti, fecero ritorno a casa con un bel bottino. Ben quattro vittorie, se non erro Maurizio vinse per KOT, ed un pareggio …. Maurizio alla boxe riconosce il merito di avergli insegnato quel “cameratismo” sportivo e,soprattutto, quella lealtà che difficilmente puoi trovare altrove …. Oggi non posso non chiedermi se quei rudimenti pugilistici , quel destro soporifero , in qualche appostamento a Maurizio gli siano tornati utili …..
Alla mia domanda : “ Se le dico Vincenzo Belfiore il suo primo pensiero o ricordo ? “Vincenzo è stato per molti di noi un papà e comunque una persona che ci dava sicurezza….”
Grazie a Maurizio per aver condiviso con me una parentesi della sua vita chiamata boxe ….”
Quello che molti ignorano è che questo sport nasconde dietro la facciata del match, amicizia rispetto e dedizione.
Il maestro “Felicetto” e Maurizio si sentono ancora e nelle loro telefonate trapela l’enorme stima e la reciproca ammirazione.
Un binomio quello della boxe e della fotografia che sembrano distanti anni luce ma che in realtà sono più vicini di quanto possiate immaginare.