Le PAROLE sono IMPORTANTI !!!

——– Il Maurizio Costanzo Show, fiore all’occhiello della seconda serata di Canale 5, dopo 40 anni, continua a tenere svegli milioni di italiani. Un salotto un tempo prestigioso, fucina di nuovi talenti, all’avanguardia ed inclusivo per i temi trattati, e ospite di volti noti dello spettacolo, del giornalismo e della politica del nostro paese. Personaggi che negli anni hanno fatto a gara per sedersi su quelle prestigiose poltrone, raccontarsi in modo inedito, cavalcare l’ambita passerella e raccogliere il caloroso applauso del pubblico in sala.
Arrivato alla sua quarantesima edizione, il MCS ha ancora un riscontro importante. Nonostante il successo degli ascolti, però, puntata dopo puntata, continua sempre più a lasciare l’amaro in bocca ad un pubblico più attento e sensibile.
Se la discussione Sgarbi-Mughini, tra volgarità e spinte, aveva suscitato molte perplessità; la cattiva abitudine di reiterare l’uso di slur omofobi e le parole poco galanti di Maurizio Costanzo nei confronti della giovane Lulu’ dell’ultima puntata, hanno deluso non pochi telespettatori. Il tutto aggravato dalle risate e gli applausi di ospiti famosi, che non hanno il coraggio di dissociarsi dalle scelte autoriali del potente presentatore, e si nascondono dietro l’ilarità generale.
Cadute di stile, che non fanno per niente bene ad un programma, un tempo amato perché innovativo ed attento ai temi discussi, e che, oggi, per rimanere sulla cresta dell’onda, sembra volersi allineare ad un tipo di televisione provocatoria e volgare, che fa tanto rumore, ma poco attenta ai contenuti e ai modi, e che non dà alcun peso alle parole.
Ma i numeri non mentono, e raccontano di un pubblico che si diletta a guardare un certo tipo di televisione, insensibile davanti ad un linguaggio scurrile e offensivo nei confronti di alcune categorie.
Il resto dei telespettatori può sempre contare sul potere del telecomando. Ma la noncuranza nell’utilizzare termini denigratori e sminuenti, in un programma seguito come il MCS, non fa altro che autorizzare chi guarda ad usarli nel quotidiano, perché sdoganati come normalità con il benestare di uno dei giornalisti più influenti e rispettati della televisione italiana.