MALATA D’AMORE

Quando Malika Chalhy scrive alla famiglia, sente l’esigenza di non nascondersi più e di condividere con i genitori ed il fratello una nuova conquistata consapevolezza. È preoccupata, ma allo stesso tempo felice perché ha trovato l’amore, che le da’ la forza di liberarsi di tutte le maschere. Ha paura ma spera che le sue parole, se pur con stupore, vengano accolte da quell’amore familiare che l’ha cresciuta e protetta. Spera, se pur con sconcerto, di essere avvolta da comprensione ed accettazione.
La reazione della madre è violenta, aggressiva, una furia incontenibile di insulti e minacce contro una figlia “malata”, irrispettosa, una vera vergogna. Marika, a soli 22 anni, perde tutto, non ha più un porto sicuro dove si sente protetta e amata, le vengono negati i suoi effetti personali e viene perfino disconosciuta. Il pregiudizio e l’ignoranza vincono sull’amore per la propria figlia.
I giornali riportano “Malika cacciata di casa perché gay”, ma sarebbe più corretto scrivere che Malika è stata cacciata di casa perché AMA. L’ amore è un sentimento universale, vissuto in maniera diversa e del tutto personale. L’odio incontrollato e rabbioso nelle parole della madre si è scagliato contro questo sentimento che tutti quanti aneliamo e decantiamo come il motore della vita.
Le azioni dell’intera famiglia sono un vile tentativo di volere cancellare l’identità di una persona che sta sbocciando, che in tutta la sua giovinezza sta scoprendo e affermando se’ stessa. E mentre siamo ancora in attesa dell’approvazione del DDL Zan, si consuma un nuovo episodio di omotransfobia, contro l’affetto puro ed innocente di una ragazza per la compagna.
Tradita dalle stesse persone che l’hanno messa al mondo, dai suoi eroi, che avrebbero dovuta amarla incondizionatamente, Malika è stata inondata dalla solidarietà degli amici, di tanta gente comune e di molti personaggi famosi. Ma queste piccole battaglie devono iniziare ed essere vinte sul territorio, per questo sarebbe un segnale importante se Castelfiorentino si svegliasse con i balconi tappezzati di striscioni IO STO CON MALIKA, perché per sconfiggere l’odio bisogna supportare l’amore.