TIZIANA GIARDONI E IL SUO AMATO STEFANO D’ORAZIO.

“Ho sperato in un ricordo .. ma nulla … non importa, ci sono io .. e tutti coloro che ti amano a farsi sentire .. e noi facciamo molto rumore.” Cosi si sfoga su Instagram Tiziana Giardoni, moglie di Stefano D’Orazio, batterista dei Pooh, venuto a mancare il 6 novembre 2020, dopo aver constatato che di Stefano, all’ultimo Festival di Sanremo, non se ne è ricordato nessuno.. ……. Il ricordo del musicista, previsto alle 2 di notte, è saltato all’ultimo momento.. Parole amorevoli e istintive di una donna che ha avuto accanto un “Grande” della musica italiana , di cui vuole preservare il ricordo e difenderlo da tutto e tutti e dal tempo che inesorabile cancella anche i ricordi più belli..… Parole intrise di delusione nei confronti di un Festival che, o per mancanza di tempo o per mancanza organizzativa , non ha commemorato uno di quei cantanti che il Festival lo ha reso grande. Ma come si può cancellare dalla memoria collettiva il brano “Uomini Soli”, vincitore della Kermesse, nel lontano 1990 e tutti i brani che hanno reso immortale questo gruppo?..Tutto il popolo del web si è schierato accanto a Tiziana, palesando indignazione per una tale svista, e ancora di più , attaccando anche uno dei componenti dei Pooh Riccardo Fogli, presente come ospite a Sanremo, anche lui senza proferire una minima parola nei confronti dell’amico fraterno. Non sono tardate le scuse in conferenza stampa di Amadeus e Fiorello che hanno anche chiamato privatamente Tiziana manifestandole tutto il loro affetto e il loro rammarico per la mancata commemorazione avvenuta durante la serata finale.
Tiziana , presente a Live Non è la D’Urso, il 14 marzo, emozionatissima, commenta in tv per la prima volta l’accaduto e dichiara “ Ci sono rimasta malissimo, molto male. Sono stati molto carini Amadeus e Fiorello. Mi hanno chiamato, si sono scusati. Sono degli amici. Ho visto l’affetto e l’amore che la gente ha nei confronti di Stefano.Tiziana accetta le scuse dei conduttori e va oltre. L’adorata moglie di Stefano, dichiara che porterà avanti sempre il ricordo del marito, ha fatto pubblicare il romanzo postumo, a cui Stefano si dedicò nell’ultimo anno della sua vita, dal nome Tsunami, è il racconto di una seconda opportunità, del coraggio di prendere in mano la propria vita, mettersi in gioco e superare i timori e le ansie.
“C’erano giorni nei quali gli appunti si limitavano alla frase ‘niente di nuovo sotto il sole’, e allora sapeva che erano stati sicuramente i più cupi, ma bastava solo voltare pagina, e tra le righe riappariva lo stupore di qualche nuova scoperta, la profondità di una riflessione, o la bellezza di semplici emozioni in grado di riempire le pagine delle sue giornate.” Cit. Da Tsunami.
E’ cosi che ti vogliamo ricordare, Stefano.